Contro l’ abbandono dello Iacp sit-in di protesta a Corviale

pubblicato da e.borghini

// 28 agosto, 2009 // articoli di giornale



Repubblica — 09 giugno 2000 pagina 3 sezione: ROMA

OCCUPATI quattro ascensori a Corviale. La protesta è cominciata mercoledì pomeriggio nel quartiere ed è continuata per tutta la giornata di ieri. Sono stati i parlamentari Paolo Cento dei Verdi e Giorgio Mele dei Ds, assieme ad un centinaio di abitanti della zona, ad occupare i quattro ascensori non funzionanti. “Gli ascensori – hanno detto i parlamentari insieme ai rappresentanti del comitato di quartiere – sono simbolo del degrado in cui versa il patrimonio immobiliare dell’ Istituto Case Popolari della zona”. Proprio per questo motivo i residenti hanno istituito un presidio permanente. Hanno allestito una tenda in largo Tabacchi, una tenda della protesta che, come hanno spiegato ieri mattina “andrà avanti ad oltranza”. “Dopo mesi di reclami e petizioni – ha affermato ieri pomeriggio Paolo Cento – la situazione è insostenibile. A Corviale infatti, almeno duecento famiglie, con componenti dei nuclei portatori di handicap, sono di fatto sequestrate nelle proprie abitazioni”. I parlamentari chiedono che lo Iacp intervenga subito con la risistemazione del patrimonio immobiliare del “serpentone” e la messa in sicurezza immediata dell’ intero cantiere. “Questa iniziativa – ha aggiunto Giorgio Mele – è un segnale per unire le forze del centro sinistra sui grandi malesseri di questa città. Da questo presidio politico, che continuerà in modo permanente qui a Corviale anche di notte, lancio un appello a tutte le forze politiche della città a partecipare all’ iniziativa”. “Siamo stufi, non possiamo più sopportare questa situazione perchè lo Iacp ci tiene in queste condizioni da troppo tempo – ha spiegato Giuseppe Diaferia, del comitato di quartiere di Nuovo Corviale – non esistono norme che garantiscano l’ incolumità dei cittadini, ci sono fili elettrici scoperti perfino a portata dei nostri bambini. La situazione ormai è diventata pericolosissima. Noi li affitti li paghiamo, ma tutti alla fine abbiamo diritti e doveri e bisogna rispettarli”.

Un commento to “Contro l’ abbandono dello Iacp sit-in di protesta a Corviale”

  1. ARCH. BERNARDO PARATORE ha detto:

    le persone coscienziose e civili alla fine per l’amore di abitare in una casa anche se questa non assomiglia nemmeno lontanamente alla casa, si accontentano anche di una brutta scatola e la difendono contro tutti e tutto perché quella è la loro casa, dove sono cresciuti dove sono diventati uomini dove hanno formato una famiglia. la vergogna è che dopo il danno la beffa, non solo sono stati usati come cavie per sperimentare un modello abitativo fallimentare, abborto partorito da menti malate allora condivise, oggi 15/11/2010 sono costretti a vivere in condizioni per le quali mi è difficile trovare aggettivi che ne possono rendere l’idea, bisognerebbe che per un mese lo abitassero un gruppo di politici, un gruppo di dirigenti iacp chi l’ha progettato e poi chiedergli un commento.
    non credo che l’Architettura non possa fare un regalo al serpentone, bisognerebbe trovare il modo di sistemare il 30% di quel volume sempre in quel sito in maniera tale da fare entrare il cielo dentro le case, è una scommessa che si può giocare difendete la vostra casa con orgoglio io sono con voi e a vostra disposizione per creare un gruppo di studio che possa mettere su carta un progetto per il nuovo corviale auguri bernardo paratore