Corviale e i gatti del mondo lungo un chilometro

pubblicato da Filippo

// 8 dicembre, 2011 // articoli di giornale



GEAPRESS – Una leggenda metropolitana romana asserisce che l’architetto che ha redatto il progetto si è suicidato appena vide edificare la sua creatura. Un falso, anche perché gli architetti, in realtà, furono cinque. Ma come in tutte le leggende, anche per quella di Corviale c’è un nocciolo di verità. Provate ad immaginare un palazzo alto nove piani e lungo un chilometro. Anzi due serie di palazzi con in mezzo spazi che dovevano servire a socializzare … . E’ il “serpentone” di Roma, ovvero Corviale.

Periferia occidentale della capitale. Appena un chilometro a nord dell’ansa che il Tevere forma alla Magliana. Quella al cui interno c’è l’ippodromo Tor Di Valle. A Corviale ci sono 1200 appartamenti in buona parte abusivamente occupati. Scantinati, officine fai da te, imperscrutabili depositi dei palazzi di serie B. Tutto a Corviale appare di serie inferiore. E’ lì che i romani per bene additano i loro concittadini “coatti”. Non sarà degradato come lo ZEN 2 di Palermo o le Case dei Puffi a Scampia, ma anche da quei palazzi (anzi, da quel palazzo) i cittadini di serie B escono per lavorare ad ore nelle case dei romani di serie A. Chi invece ci rimane, sempre, sono gli animali che nella muraglia di uomini e cemento, vivono e spesso muoiono.

Continua a leggere su GeaPress, 08/12/2011

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