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Una Costituente per salvare Roma

// novembre 10th, 2015 // Commenti disabilitati su Una Costituente per salvare Roma // articoli di giornale

Roma è un grande problema. Non basta trovare un nuovo sindaco per risolverlo. Chiunque sia, non sono possibili magie che cambino in profondità la situazione. Si è infranto da tempo un tessuto civico e politico. La classe dirigente è svanita. Si è creato un “mondo di mezzo”, trasversale, che media tra istituzioni, gente, servizi, denaro… in una logica mafiosa.

I partiti sono finiti (non solo a Roma). Anche le “eccellenze”, presenti in largo numero nella città, vivono spesso in tane protette, più che formare classe dirigente e società civile. Roma è parcellizzata. La gente si sente lontana dalle istituzioni. Basta guardarla dalle periferie, laddove essere romani è un’esperienza labile. Per questo lancio l’idea di una Costituente per Roma. Bisogna ricostituire il senso di un destino comune e di una comunità urbana. Non c’è solo spaesamento personale e politico.

Obiettivamente Roma ha dimensioni eccessive: sette volte Milano come estensione, mentre è la più grande città italiana, una delle più grandi in Europa e il più vasto comune agricolo del continente. C’è bisogna di una riforma, che porti gli amministratori vicino ai cittadini e crei dimensioni vivibili del governo.

Le istituzioni e la burocrazia del Comune vanno radicalmente riformate. Tutto questo non potrà farlo un uomo o una donna nella solitudine insidiosa del Campidoglio, anche se sorretti dal voto. E mi chiedo quanti romani andranno a votare alle prossime elezioni.

Una Costituente può fare ripartire la città, bloccata da un crescente immobilismo. Si può, si deve cominciare presto con chi è disponibile a lavorare per il bene comune. Bisogna ricostruire laboratori di classe dirigente, in cui convergano persone di ogni competenza e orientamento, per disegnare una riforma. Si deve creare una corrente di passione civica e di speranza, perché migliori questa città, così malconcia anche nell’aspetto urbanistico.

Migliorare e non costantemente decadere. Roma è la capitale nazionale. Ospita una Chiesa – con il Papa – a cui un miliardo e 200 milioni di cattolici guardano. È prossimo il Giubileo della misericordia. Ma Roma è ripiegata e senza fiducia nel futuro. La nostra città non può vivere per se stessa e senz’anima. Roma è una città-mondo e bisogna ridarle dignità di fronte al mondo.

Andrea Riccardi su Huffington Post