Cemento, tocca a Corviale. In anteprima ecco il progetto
pubblicato da Filippo// 19 novembre, 2010 // Senza categoria
Sembra diventata una corsa all’ultimo mattone con l’assessore all’urbanistica del Comune di Roma, Marco Corsini che ammette candidamente in tv: “Ormai l’unica moneta che ci è rimasta è quella delle cubature”. Roma, si scopre sempre più povera ma nonostante ciò è partita la gara alla cementificazione. Anzi, alle demolizioni. Se il Comune sogna Tor Bella Monaca 2.0 con il suo masterplan che dovrà passare sotto le forche degli abitanti, la Regione pensa a Corviale, al serpentone di un chilometro di lunghezza al quale i romani rimproverano la fine del “ponentino” e che ha tenuto banco per anni nel dibattito sull’architettura orribile.
Affaritaliani.it ha fatto un viaggio a Corviale per capire come si vive nella solitudine del gigantismo delle “unità abitative” di Le Courbusier, e ha scoperto due contraddizioni: la vitalità del tessuto culturale e la voglia di demolire e ricostruire ad ogni costo. Spunta così un nuovo progetto, questa volta presentato sia alla Regione Lazio che ha competenza sullo Iacp che ai cittadini. C’è un architetto, Ettore Maria Mazzola che ha messo su carta il sogno di cancellare quello che lui considera “un errore ideologico, economico e sociale”.
Prima della formalizzazione all’assessore regionale Teodoro Buontempo, l’architetto Mazzola lo anticipa ad Affaritaliani.it. Mazzola, che di professione fa anche il docente di architettura all’università di Notre Dame e alla University of Miami School of Architecture Rome Studies Program ma è anche uno dei tanti allievi di Paolo Portoghesi parte da un assunto pubblicato su Wikipedia: “Corviale rappresenta il più lampante errore di programmazione architettonica nella storia dell’urbanistica italiana”.
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