Riqualificazione
Il suo recupero sociale
Dopo molti anni di abbandono e di incuria, l’intero progetto diviene protagonista di una profonda opera di recupero sociale e di riqualificazione urbana che interessa anche il territorio circostante.
Il “Serpentone” rimane agli occhi di tanti, anche a causa di pregiudizi e luoghi comuni duri da sconfiggere, uno dei tanti simboli della periferia “sbagliata” frutto di una pianificazione urbanistica caratterizzata da errori e in qualche caso anche da molte superficialità.
Il destino di questo insediamento è certamente singolare, perché nato da un progetto architettonico caratterizzato da una forte componente di utilità sociale; la novità del progetto consiste non tanto nel costruire un edificio di notevoli dimensioni destinato ad ospitare più di 6000 persone, quanto di renderlo autosufficiente facendone una piccola città in miniatura dotata di servizi suoi propri.