Archivi per aprile, 2011

Nati ai bordi di periferia possono ispirare il futuro

// aprile 26th, 2011 // Commenti disabilitati su Nati ai bordi di periferia possono ispirare il futuro // articoli di giornale

Valerio Maccari Le periferie di Roma spiegate ai bambini delle periferie

Per raccontare storia e origine dei luoghi in cui vivono ogni giorno, insegnando loro a prendersene cura affinché non scivolino nel degrado. Ieri, all’Ara Pacis, i giovanissimi atleti della S.S. Lazio Basket hanno festeggiato in modo particolare il Natale della città. E con la guida degli architetti Flaminia Bonifaci e Francisco J. Romero Varo, sono stati i visitatori d’eccezione de «Le città di Roma: housing e paesaggi urbani dal dopoguerra ad oggi». La mostra fotografica, promossa dall’Acer, ha come filo conduttore l’housing sociale, dipanato in un’epoca in cui, spiega la Bonifaci, «l’urbanistica era architettura e aveva il merito di sperimentare». Argomenti apparentemente estranei ai bambini, ma che in realtà sono loro vicini: anche perché i segni più evidenti dell’edilizia sociale di Roma si leggono proprio nelle periferie dove i piccoli cestisti vivono. E dove la Lazio Basket, da anni, combatte l’emarginazione con lo sport. Fondata nel 2007 da Simone Santi, vicepresidente Giovani dell’Unione Industriali Romani, l’associazione sportiva – non a scopo di lucro – si impegna soprattutto nei quartieri disagiati. Non a caso, ha aperto il suo primo centro gratuito di avviamento alla pratica sportiva proprio a Corviale, luogo simbolo delle periferie «ad alto tasso di emarginazion» di Roma. Ed è proprio nell’ottica di un recupero del rapporto con la realtà con cui si vive, che si inserisce la partecipazione dei ragazzi alla mostra. E se l’urbanistica spiegata ai bambini diventa materia di suggestioni, la loro opinione è invece un buon riscontro per gli architetti. Impressionati, racconta Romero Varo, più dagli «spazi per giocare che da torri e grattacieli», i ragazzi sono osservatori attenti e sinceri. E per questo danno un apporto insostituibile alla discussione sulle periferie. Anche perché nessuno meglio di loro, sottolinea Bonifaci, «può dirci come si vive davvero in questi luoghi, e quello che si potrebbe cambiare».

Il Tempo, 22/04/2011

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Nati ai bordi di periferia possono ispirare il futuro

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La zona è quella di cui vi abbiamo più volte raccontato: caratterizzata dal famigerato “Serpentone”, da un lungo periodo di abbandono per poi essere vittima di proposte che ci permettiamo di definire ‘azzardate’, il Corviale è – finalmente – un quartiere in forte ripresa, merito anche di progetti come quello recentemente presentato dall’assessorato ai Lavori Pubblici e Periferie, dal delegato allo Sport Alessandro Cochi e dal presidente del XV Municipio Gianni Paris.

Il PalaCorviale sorgerà in via Lanfranco Maroi a Colle del Sole su una superficie di ben 13500 metri quadri. La ‘prima pietra’ è stata posta qualche giorno fa e i lavori dovrebbero concludersi tra 18 mesi. Il costo è di 3 milioni e 200 mila euro, con 2 milioni e 500 mila euro recuperati sbloccando i fondi di un vecchio progetto del 2003. Vediamolo nel dettaglio.

La struttura sportiva offrirà tre campi al coperto, tribune fisse per 300 spettatori (ampliabili a 1000 in caso di grandi eventi, grazie a un sistema di balconate retrattili), campi omologati per pallamano, pallacanestro, pallavolo, tennis e boxe che potranno essere utilizzati per un’ampia gamma di discipline (comprese danza e ginnastica artistica) in contemporanea o in modo indipendente, mediante l’uso di separatori con teli avvolgibili.

Indispensabili gli oltre 2000 metri quadri di parcheggi, 853 dedicati ai servizi e una zona ristoro di 453 metri quadri. Pavimentazione in legno e facciata realizzata completamente in vetro con le parti murarie rivestite di pietra e ceramica. Il progetto – almeno sulla carta – ci sembra più che valido e qui da 06blog seguiremo lo stato dei lavori con interesse. Se siete nei paraggi, diteci la vostra.

06blog, 13/04/2011

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L’assessore regionale alla Casa prevede la costruzione di un quartiere-giardino

(ANSA) – ROMA, 12 APR – “Tra un mese e mezzo presenterò il progetto per un nuovo Corviale. Ho un sogno: abbatterlo ma voi sarete i protagonisti”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Casa, Teodoro Buontempo, entrando nel merito del progetto di demolizione del ‘Serpentone’ dove vivono 1.200 famiglie nella periferia romana. Buontempo ha spiegato che il progetto è stato realizzato “gratuitamente e prevede la costruzione di un quartiere-giardino a dimensione umana dove ci sono servizi e le persone non vivono in un’edilizia che le massifica, in loculi”. L’assessore regionale ha spiegato di aver analizzato i costi anche per lo smaltimento dei rifiuti derivante dalla demolizione e di aver comparato questi costi con le spese di manutenzione del palazzo lungo un chilometro e che è costato “al metro quadro più delle case di Garbatella e San Saba”. Poi, rivolgendosi al sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha spiegato che bisogna “capire se i terreni qui intorno sono pubblici o no e poi cercare una sinergia tra Ater, Comune, Regione e fondi privati derivanti da negozi e attività commerciali che creino una comunità e che portino le donne a passeggiare”. In ogni caso, “qui non si muove una foglia senza il vostro voto”, ha aggiunto l’assessore Buontempo lanciando un “referendum popolare”. “E’ difficile – ha concluso – ma se ci riuscissimo compiremmo un miracolo dell’urbanistica che rimarrebbe nella storia”.(ANSA).

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«Per superare la fase strumentale del tema della sicurezza – ha continuato Di Berardino – occorre la razionalizzazione delle forze dell’ordine e mettere in atto politiche vere per la sicurezza. Alla Regione Lazio chiediamo la legge sugli appalti, che l’osservatorio sulla legalità svolga anche ruoli di prevenzione e abbia una rappresentanza sociale e l’apertura di un tavolo permanente interistituzionale. Infine occorre arrivare ad una razionalizzazione dell’utilizzo delle forze dell’ordine perché spesso troviamo a poca distanza tra loro un presidio dei carabinieri e un posto di polizia». Questi alcuni dati forniti da Cgil e Silp: Nel Municipio I la media polizioto/abitante è di 1 ogni 232 residenti grazie ai suoi 6 commissariati e ad una popolazione di 129.861 persone. In periferia però i numeri crescono a discapito della sicurezza: nel Municipio VIII (Torre Maura, Tor Bella Monaca, Tor Vergata e Torre Angela) la media è di 1 poiziotto ogni 2.151 persone grazie ad 1 commissariato presente e una popolazione di 236.581. Nel Municipio XVIII (Aurelio, Boccea, Casalotti, Castel di Guido) la media è di 1 agente per 1.808 residenti a fronte di 1 commissariato e 137.437 abitanti. Infine nel XV (Marconi, Magliana, Portuense, Trullo, Corviale, Ponte Galeria) con 1 commissariato e una popolazione di 152.258 residenti la media è di 1 poliziotto ogni 1.927. «A Roma siamo sotto del 30% dell’organico – denuncia Ciotti – la Capitale dovrebbe avere un numero di poliziotti simili alle grandi città europee, certo si può recuperare molto personale dai presidi fissi e c’è da riorganizzare il reparto volonate, però si va verso una militarizzazione della cittá che a noi non va bene. Chiediamo che la sicurezza nazionale venga ridata al suo alveo naturale: Prefetto e al Questore. Le ordinanze servono per alcuni tipi di emergenze non per l’ordinario. A Roma un terzo delle risorse ordinarie fra carabinieri polizia e municipale verrà assorbito dall’ordinanza anti alcol». Altro esempio di risorse umane utilizzate per l’ordinanza anti alcol del sindaco è stato portato da Bianchini: «La notte tra il 5 e il 6 aprile 8 volanati sono state impegnate dall’ordinanza è superfluo sprecare risorse per esigenze, anche leggittime, dell’amministrazione comunale che possono però svolgere altre forze di polizia». Al termine della conferenza Di Berardino ha annunciato: «Intorno al 26 maggio realizzeremo un’iniziativa pubblica sulle tematiche della legalità perchè il mondo del lavoro faccia da stimolo e perchè dia proposte».

L’Unico, 07/04/2011

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Viaggio nel social housing della capitale

(ANSA) ROMA – Un’analisi del passato delle periferie romane come chiave di interpretazione per il futuro dello sviluppo della capitale. Da domani e fino al 30 aprile, il museo dell’Ara Pacis ospita la mostra ”Le citta’ di Roma, housing e paesaggi urbani dal Dopoguerra ad oggi”. L’esposizione promossa dal Comune di Roma, con l’Acer (l’associazione dei costruttori della Capitale) e’ organizzata in 10 sezioni diverse che raccontano la periferia romana dal 1944 ai giorni nostri e documenta le diverse fasi mettendo in risalto le diverse strategie urbane, le norme urbanistiche e le esigenze dei diversi decenni. Dalla situazione dei quartieri periferici alla fine della Seconda guerra mondiale, attraverso la prima ricostruzione con i quartieri Tuscolano, Tiburtino, la Stella Polare ad Ostia, prima e Villa Gordiani e San Basilio poi; i giochi Olimpici del ’60; il primo piano per l’edilizia economica e popolare dal ’64 a meta’ degli anni ’80, passando per l’utopia del Corviale, fino alla sezione dedicata a ”Le nuove figure architettoniche per l’housing sociale nel primo peep, trent’anni dopo” con le case Ater di Ponte di Nona. Uno sguardo al passato per pensare al futuro delle periferie che, ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, inaugurando l’esposizione, sara’ quello della demolizione e ricostruzione, con un’attenzione particolare, non solo alla quantita’ di case popolari, ma anche alla qualita’ dell’edilizia. E a Roma si partira’ gia’ entro l’anno, perche’ il sindaco di Roma, rispondendo a chi gli chiedeva se entro il 2011 verranno aperti alcuni cantieri per questo tipo di operazioni, ha risposto: ”Penso a Tor Bella Monaca e a Pietralata, oltre che alle aree extra standard”. Infatti, ha spiegato ”ci sono molti bandi gia’ in scadenza e alcuni cantieri possono essere aperti. Si tratta – ha aggiunto – di una sfida immediata e dobbiamo fare in modo che sia anche vincente, non solo nella quantita’, perche’ servono 30 mila alloggi, ma anche nella qualita’, perche’ siano case dove e’ possibile vivere in maniera dignitosa”.

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Fabrizio Santori annuncia l’istallazione di punti luce a Corviale e promette interventi di riqualificazione dell’intera zona. L’obiettivo è far diventare il quartiere più bello e sicuro

fabrizio-santori_3Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale, e l’assessore ai Lavori Pubblici e alle Periferie Fabrizio Ghera prenderanno parte oggi alle 18:00 all’inaugurazione della nuova illuminazione di Corviale.

“La luce che da stasera brillerà a Corviale è il segnale di un’attenzione ai bisogni e ai problemi del quartiere che deve continuare fino a colmare  il vuoto che per anni ha avvolto il Serpentone abbandonando, grazie alla visionaria politica del centro sinistra, centinaia di cittadini ai margini della città” ha dichiarato Santori.

“Finalmente il parco Mazzacurati sarà degnamente illuminato, così come l’intero quadrante nei pressi della Parrocchia San Paolo della Croce, in via Poggio Verde – continua Santori –  E’ uno degli impegni portati a compimento dalla giunta di centro destra, che ha posto al centro del suo programma la sicurezza della città e la riqualificazione delle periferie. Il parco e la parrocchia sono spazi di aggregazione sociale fondamentali per far vivere un quartiere, e questi spazi illuminati non sono  soltanto più belli, più accoglienti e più vivibili, ma sono soprattutto più sicuri”.

Santori però al termine della sua nota ha lanciato una sfida: “L’incontro di oggi e il risultato raggiunto devono  però essere considerati un punto di partenza per la completa riqualificazione della zona che gli abitanti attendono da anni e per questo sarà una proficua occasione per un confronto e un dialogo tra amministratori e cittadini”.

RomaToday, 05/04/2011