Programmi di sviluppo



Gli abitanti soggetti attivi e al centro dell’opera di recupero di Corviale

Corviale per riscattare se stesso deve promuovere un ambiente sano, lo sviluppo locale e stimolare quel “processo virtuoso” che vede al centro della sua trasformazione i cittadini del quartiere: in questa prospettiva, risulta fondamentale che gli stessi abitanti diventino i protagonisti di questo recupero e partecipino in prima persona all’individuazione degli obiettivi e dei programmi.

La città ha recuperato il “Serpentone”, in quanto Roma è in qualche modo obbligata ad andare a Corviale, perché proprio qui si trovano servizi interessanti. Corviale è diventato un patrimonio per la città e ha iniziato un processo irreversibile di recupero della sua identità, tanto che oggi non è più un peso per Roma, ma un notevole valore aggiunto. Negli ultimi dieci anni, la frequentazione di studenti e architetti è quasi quotidiana.

Il malessere di vivere nel “Serpentone”, secondo la maggior parte degli architetti contemporanei, non è dato dal chilometro di lunghezza dell’edificio, ma dal fatto che non è stato completato nei servizi previsti e che ha subìto una gestione spesso lacunosa e poco funzionale.

Se gli spazi verdi fossero stati realizzati e mantenuti fin dall’inizio, se il quarto piano fosse stato come previsto animato dal commercio e dall’artigianato e se i negozi e i servizi commerciali fossero entrati regolarmente in funzione, viverci sarebbe stato gradevole